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La Fondazione ha sede nella dimora dove Benedetto Croce visse dal 1911 al 1952, al secondo piano del palazzo Filomarino di Napoli. Fu costituita il 4 maggio 1955 dalle eredi del filosofo – la moglie Adele Rossi e le figlie Elena, Alda, Lidia e Silvia – con lo scopo di assicurare la conservazione della biblioteca nella sua sede originaria, garantirne l’unità e l’integrità e mantenerla nelle condizioni necessarie perché potesse continuare a servire agli studi. La Fondazione inoltre provvede alla raccolta delle edizioni delle opere di Croce e delle traduzioni di esse, e alla raccolta degli scritti sulla sua opera, anche al fine di aggiornarne la bibliografia; essa promuove infine, in Italia e all’estero, gli studi sul filosofo e l’edizione delle sue opere e dei suoi scritti, editi o inediti. 

Essa conserva la Biblioteca e l’Archivio di Benedetto Croce, che costituiscono il nucleo principale e originario del suo patrimonio, arricchitosi nel tempo di ulteriori collezioni librarie e di altri fondi archivistici.

In collaborazione con l’Istituto italiano per gli studi storici, la Fondazione cura l’Edizione nazionale delle opere di Benedetto Croce (promossa con D.P.R. del 14 agosto 1989), stampata dalla casa editrice Bibliopolis; anche con l’intento di valorizzare il proprio patrimonio archivistico, cura poi la pubblicazione dei Carteggi di Benedetto Croce, pubblicati dalla casa editrice Il Mulino. La Fondazione collabora inoltre con la casa editrice Adelphi per l’edizione di una scelta delle opere di Benedetto Croce, a cura di Giuseppe Galasso.

Eretta in ente morale (D.P.R. 19 ottobre 1956, n. 1529, pubblicato nella G. U. n. 15 del 17 gennaio 1957), è amministrata da un Consiglio direttivo, presieduto negli anni da Adele Rossi (1955-1964), Alda Croce (1964–1998), Silvia Croce (1999–2008), Piero Craveri (2008-2023). Dal 2024 Presidente e legale rappresentante della Fondazione è Benedetta Craveri.